pe. umanisti italiani e europei

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Le origini dell'umanesimo sono da rintracciare in Italia. La penisola era in parte divisa in territori indipendenti, in parte sotto al dominio delle signorie e in parte sotto dominazione straniera. La Toscana e il Veneto erano i centri culturalmente più dinamici, non è quindi a caso che proprio in queste aree si sia sviluppata maggiormente la nuova tendenza culturale.


San Bernardino da Siena fu una figura singolare da predicatore che influenzò i costumi diffusi, proponendo una visione dell'educazione mite e benevola. A lui si deve una descrizione del rapporto tra i genitori e figli molto meno severa e arcigna dei costumi del suo tempo. Secondo lui lo studio doveva servire alla vita e non andava vista come una fatica, ma come un'occasione per migliorare la vita fisica e psichica. Bernardino insisteva più sull'autodisciplina e sulla buona volontà che sul rigore degli educatori. 

Pietro Paolo Vergerio fu l'autore del primo trattato di pedagogia: De ingenius moribus et liberalibus studiis adulescentiae. Nel saggio enunciava i valori fondamentali della cultura: la cultura è ciò che rende l'uomo autenticamente libero e va perseguita in modo disinteressato;quindi non si deve subordinare a nessun altro fine che alla cultura stessa.
Maffeo Vegio propose di recuperare l'esempio di equilibrio incarnato dalla madre di Agostino Monica, dotata di raro talento pedagogico che le permise di raggiungere i suoi fini educativi attraverso la sapienza.
Dalle sue opere emergono questi punti caratteristici:
- l'educazione è legata all'azione che fa crescere interiormente il giovane. 
- lo sviluppo personale è proporzionato all'intelligenza e all'esercizio fisico.
- saper attendere.
- le discipline più educative sono la lettura, la letteratura e la filosofia.
- l'educazione letteraria non è mai disgiunta da quella etica e religiosa.
- il contesto al quale gli autori fanno riferimento sono quelli dei ceti e dell'aristocrazia.


Vittorino da Feltre
fu uno dei fondatori dei convitti rinascimentali. La sua scuola divenne famosa per la personalità ricca di saggezza del suo animatore, pronto a accogliere solamente i meritevoli, quasi passando sopra le distinzioni di ceto sociale. La casa di Vittorino si distingueva per la sua atmosfera e gli studi sul trivio e quadrivio medievali, ma con il gusto della bellezza dell'espressione e della cultura, del corpo e dello spirito. 
Sotto molti aspetti, Vittorino ha rappresentato nella storiografia pedagogica il culmine dell'ideale educativo e ha realizzato con la massima efficacia una pedagogia che esprimeva l'ideale umanistico. 




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