psi. sviluppo del bambino, pubertà e linguaggio

 • ₊°✧︡ ˗ ˏ ˋ ♡ ˎˊ ˗

nel periodo prenatale, solitamente nove mesi di gestazione, la cellula si trasforma a poco a poco in un bambino. in questo processo si distinguono diverse fasi:

-periodo germinale; si svolge nei primi 21 giorni, i due gameti si fondono dando origine allo zigote, che comincia un processo di divisione e crescita nella parte uterina 

-periodo embrionale; va dalla terza all’ottava settimana e cominciano a formarsi gli organi e le prime caratteristiche dell’individuo 

-periodo fetale; dalla nona settimana in poi, si completa la maturazione degli organi e le varie parti del corpo



già durante la gravidanza il feto usa i sensi e "prepara i programmi" in base ai quali interagirà con l'ambiente esterno appena nato. nei mesi di gravidanza quindi non ci sarà soltanto un aumento di volume e di peso da parte del feto ma anche uno sviluppo delle funzioni sensoriali.

1 tatto

è il primo sistema di informazione che il feto ha su di se e del mondo esterno, può stabilire un contatto affettivo ed emotivo con la madre. la pelle è uno strumento sensoriale completo solo dopo l'ottava settimana di gravidanza

2 olfatto

è presente già dal secondo mese e la sua nascita viene sollecitata dai comportamenti della mamma, molte sostanze passano nel liquido amniotico, creando le memorie olfattive, e riesce a memorizzare molto bene l'odore della mamma

3 gusto

si sviluppa nel terzo mese e il feto inizia a deglutire

4 udito

completa la sua struttura tra il secondo-quinto mese. il battito cardiaco del bambino può accelerare sentendo suoni al di fuori della sua sacca e riconosce la voce della madre

5 vista

compare nel quarto mese e si completa prima della nascita con lo sviluppo dei fotorecettori, alla nascita è quello meno sviluppato però può cogliere le differenze di luminosità.



"competente" e "dotato" sono i termini che le nuove teorie dello sviluppo adottano per descrivere un neonato, questo perché il bambino alla nascita è capace di produrre una serie di risposte motorie, cioè riflessi, come:

                          riflesso di grasping             riflesso palpebrale              riflesso di rooting

                                riflesso di ritirare il piede                riflesso della marcia automatica

queste azioni sono inizialmente involontarie ma con il tempo si trasformeranno in atti volontari.


lo sviluppo motorio è legato all’apparato muscolo-scheletrico. la conquista delle abilità motorie avviene di solito durante il primo anno e mezzo di vita, dove raggiunge sempre un abilità maggiore nei movimenti, tanto quasi da conquistare la posizione eretta. per conquistarla però deve passare per varie tappe, una delle quali è il sostenimento della testa.
la seconda tappa per lo sviluppo è la conquista della posizione seduta, riesce a stare seduto con un appoggio e compiuti i sei mesi riesce a tenere la schiena dritta. la terza e definitiva fase consiste nel riuscire a stare in piedi dritto e viene raggiunta intorno al nono mese.



lo locomozione è un altro processo molto importante nello sviluppo del bambino che procede parallelamente con lo sviluppo posturale. con il passare del tempo i bambini iniziano a coordinare meglio i movimenti e iniziando a gattonare. tuttavia la progressione dello sviluppo motorio non è uguale per tutti i bambini: ognuno ha i suoi tempi, dovuti a fattori fisici o meccanici, come il ritmo di sviluppo dei muscoli, e fattori ambientali, come la motivazione.
un'altra conquista è la manipolazione che avviene nel primo anno e mezzo di vita. questa capacità dipende da molteplici fattori: sviluppo del sistema nervoso, occasioni di esercizio, la maturazione dell'apparato muscolo-scheletrico. non dobbiamo sottovalutare l'importanza di afferrare un oggetto; esso presuppone una maturazione, coordinamento di aspetti motori e aspetti percettivi.


Seconda infanzia, Fanciullezza, Pubertà

la seconda infanzia: è il periodo che va dai 2 ai 6 anni. in questa fase le abilità motorie subiscono modifiche continue e tale crescita permette al bambino di svolgere attività che prima non era in grado di fare 

fanciullezza: avviene dopo i 6 anni e la crescita avviene più lentamente, però si migliorano le prestazioni motorie e il proprio coordinamento. c'è una maggiore padronanza del linguaggio e della memorizzazione che consentono al bambino di apprendere velocemente nuove conoscenze. attraverso la scuola il bambino inizia a leggere e scrivere e amplia il proprio bagaglio culturale.

pubertà: incomincia dai 10/11 anni ed è il periodo che precede l'adolescenza. anche qua l'età può variare, ci sono bambini e bambine che già a otto anni mostrano dei cambiamenti fisici, come l'aumento del seno nelle bambine e dei testicoli nei bambini. queste modifiche sono legate agli ormoni e questi cambiamenti fanno parte un passaggio molto delicato



i primi tre anni di vita del bambino sono fondamentali per lo sviluppo del linguaggio. nel periodo definito prelinguistico, che va dal primo mese di vita all'ottavo, il linguaggio è caratterizzato da suoni, passando verso la lallazione. nel periodo definito linguistico che inizia verso il primo anno di vita, iniziano a comparire le prime parole ed è una fase in cui la stimolazione da parte degli adulti è fondamentale per lo sviluppo. 




Noam Chomsky 
secondo questo filosofo la capacità di produrre parole e frasi è una competenza che si basa su una grammatica universale e che si specifica in una lingua particolare. poiché tale competenza è innata e agisce come un dispositivo di “regole generative”, quando il bambino inizia a produrre frasi nuove significa che ha acquisito la padronanza delle strutte e dei processi mentali che ne consentono l’esecuzione.
Chomsky chiama questo programma L.A.D. (language acquisisition device) e la ritiene radicata nella struttura biologica del sistema nervoso.


Colwyn Trevarthen 
ipotizza la presenza di intenzionalità comunicativa fin dalla nascita. sottolinea che il bambino nasce predisposto alla relazione e allo scambio. con le interazioni con la madre, l’interazione faccia a faccia, il bimbo sperimenta la condivisione delle emozioni e impara una modalità comunicativa che Trevarthen definisce intersoggettività primaria, in cui la comunicazione di un partner influenza il comportamento dell’altro. dopo i 5 mesi invece si sviluppa una intersoggettività secondaria in cui la comunicazione dei due partner si apre al mondo esterno 



nella comunicazione, prima della comparsa delle parole, il bambino utilizza i gesti, indicando un oggetto o imitandone uno. anche la comunicazione gestuale è molto importante : è appresa e quindi varia a seconda dai contesti in cui il bambino è cresciuto e tende a diminuire con l'apprendimento del linguaggio verbale. un'evoluzione importante avviene quando il linguaggio viene usato a scopo narrativo. verso i 3/4 anni impara a raccontare eventi dandogli una propria interpretazione usando anche termini psicologici (felice, triste,fingere, cattivo)
dal punto di vista cognitivo il linguaggio svolge una funzione essenziale poiché permette di fissare nella propria memoria dei fatti, emozioni, oggetti attribuendo loro dei significati. un'altra competenza è la crescita dell'argomentazione: il bambino inizia a esprimere il suo punto di vista e a sostenerlo, tenendo conto del punto di vista dell'altro.


 

Commenti

Post più popolari